Ad inizio febbraio grande conferenza stampa di Sardara a lanciare la volata per la Coppa Italia, avevamo preso Kadji e Akognon, iniziava un nuovo campionato e stava per cambiare tutto.
Con questa ispirazione Petway decide di smettere di giocare contro di noi e arriviamo alle Final8 con proclami bellicosi (prima usciamo dall'Eurocup ma solo per sfortuna).
Si parte: quarti con Cremona, dai che ce la possiamo fare, sono forti ma non hanno Vitali e hanno McGee mezzo rotto, play titolare Cazzolato... ecchiè? Dai che ce la facciamo. Dai che ce la stiamo facendo.
Ci facciamo recuperare di tutto e di più negli ultimi 2 minuti (per sfortuna) e Cazzolato - proprio lui - mette la tripla che porta la partita al supplementare (per sfortuna) e di fatto la vince dopo essersi fatto tutto il campo senza che facessimo fallo (per sfortuna). Siamo stati sfortunati.
Una sconfitta che fa male quasi quanto la telecronaca dedicata per 15 minuti buoni solo a far complimenti al mio amato Cusin soprattutto quando non faceva nulla e che ha chiuso con gli usuali 6 punti, 4 rimbalzi e -11 di plus/minus. Se chiudevi gli occhi sembrava che stesse giocando Kevin Durant.
Secondo quanto emerso dalle disamine successive sui forum una sconfitta che ha un chiaro colpevole: Meo Sacchetti. In secondo luogo Meo Sacchetti e come terzo colpevole Meo Sacchetti.
Per Calvani invece colpa di Alexander come furbescamente ha detto in conferenza stampa.
Mentre per il presidente solo sfortuna.
Fortunatamente c'è chi si impegna per regalarci gioia e sorrisi anche durante quest'annata
E il grande filosofo Basile ci ricorda che la vittoria del nostro scudetto è stata un male per il basket italiano, poi in verità si corregge, non voleva dire che è stata un male ma che non è stata un bene ed era meglio se avessero vinto gli altri. Allora ok scusa.
Ogni grande filosofo ha il suo giovane discepolo e in questo caso si tratta di Della Valle che si affretta a sostenere il suo maestro in difesa della razza italica che non può vincere perché gli altri hanno Dyson e Logan che vincono da soli.
Ma infine la cosa più bella, infatti arriva Cinciarini, così innamorato della razza italica che scappa da Reggio Emilia (la squadra tifata da tutti in europa a parte da tutti quelli che li hanno incontrati) a Milano dove finalmente può vincere qualcosa grazie a Repesa, Rakim Sanders, Simon, Jenkins, Lafayette, Macvan, McLean e riesce a dire che "ci hanno rubato lo scudetto" invece di pensare festeggiare.
Poi rettificherà che non intendeva quello dopo aver confermato che intendeva proprio quello: il più grande di tutti. Il tutto asciugandosi la fronte con i pantaloncini di Vitali che aveva rubato senza accorgersene.