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venerdì 9 dicembre 2016

Cosa fanno adesso i migliori ex Dinamo?

Un vero e proprio colpo di mercato quello portato a terminare dal gm Federico Pasquini, che assicura alla compagine biancoblu un giocatore dalle grandissime qualità atletiche, che nel corso degli ultimi due anni ha maturato un’esperienza significativa in un club di grande prestigio come l'Olympiacos.
Quando è in campo sembra avere il fuoco dentro _ aggiunge Pasquini _ ha grande faccia tosta, e anche grazie a questo è riuscito a imporsi ai massimi livelli in Europa. Nel corso delle ultime due stagioni ha maturato una significativa esperienza a livello professionale in una squadra come l'Olympiacos: non si capita per caso in contesi del genere. Siamo davvero felici della sua firma. Volevamo la ciliegina sulla torta ed è arrivata.
Brent è un giocatore che ha nelle sue spiccate qualità atletiche uno dei suoi punti di forza: sa rendersi utile alla squadra in molti aspetti del gioco, allo stesso tempo è molto pericoloso anche con giocate individuali. E’ un ottimo tiratore da 3, è molto produttivo nel gioco senza palla e nelle fasi di transizione, tutte qualità che si sposano appieno con la l’ identità di gioco biancoblu. In difesa ha la capacità di stare con chiunque e ha grandi doti di intimidazione e dice la sua a rimbalzo grazie alla sua verticalità.
Al termine della stagione ha tentato la qualificazione alla paralimpiadi nella specialità tiro con l'arco, fallendo. Adesso lavora come figurante in un circo bulgaro nel ruolo di cupido.


È un playmaker che sa spingere la palla, un maestro nel giocare il pick'n roll, difensore aggressivo, dotato di ottime qualità nella costruzione del gioco e molto pericoloso al tiro da tre punti
Ha grandi qualità tecniche, molto bravo nel coinvolgere i compagni con l'uso del pick'n roll e nel gioco a campo aperto.
È stato confermato alla Dinamo e gioca nel ruolo di palleggiatore in retromarcia.

Molto dotato fisicamente, Varnado si è sempre messo in luce per il suo atletismo e i numeri antigravità, imponendo la sua supremazia nel pitturato ma non solo.
“Jarvis è un centro dinamico, un giocatore dalle grandi qualità atletiche e dalle spiccate doti di intimidazione, può essere allo stesso modo pericoloso sotto canestro e produttivo sul P&R in attacco _ spiega il gm biancoblu Federico Pasquini _ E' stata una trattativa lunga e complessa, alla fine ha vinto la volontà del giocatore che era quella di tornare in Italia per giocare da protagonista. Mi ha sorpreso il primo colloquio che ho avuto con il ragazzo negli Stati Uniti _ aggiunge _ perché conosceva già tutto di Sassari. Abbiamo scelto lui ritenendolo un giocatore che ha ancora ampi margini di miglioramento, qui da noi avrà possibilità di consolidarsi a livello europeo e magari ambire a fare rientro in NBA con un ruolo diverso.
Ha speso tutti i soldi guadagnati nella stagione in consulenze psichiatriche dopo aver visto Petway preferito a lui nel turnover, si è rimesso in sesto ed ha fondato il club "Amici di Calvani". Ha ripreso a provare a giocare a basket.



Nell'ultimo decennio è stato fra i più dominanti giocatori ammirati in Italia e in Europa, protagonista in Lega A e in Eurolega, fattore spesso determinante e arma non convenzionale capace di lasciare il segno sui tabellini e sul parquet grazie alla sua presenza e al suo approccio alla pallacanestro.
Oggi vive in una piscina a Miami ancora stipendiato dall'Olimpia Milano.




Giocatore maturo, solido e dinamico, un lungo agile che sa però far sentire il suo peso in area colorata e a rimbalzo, un vero nemico pubblico sotto le plance. Forte leadership e grande spirito di gruppo per l'ex Chicago, che sa esaltarsi quando il gioco si fa duro e si carica con l'entusiasmo del pubblico sugli spalti.
Grande soddisfazione è stata espressa dalla società del presidente Stefano Sardara che con il diesse Federico Pasquini ha messo a segno una importante operazione di mercato, funzionale al regalare a coach Meo Sacchetti un prototipo ideale del suo modello di centro, agile e dinamico appunto, capace di far sentire la sua presenza a rimbalzo e di interagire al top con i compagni di squadra.
Ha trovato lavoro come poeta crepuscolare su facebook.

Slow hand dalla media distanza, fisico agile ma possente che non teme l'impatto con giocatori di stazza superiore. Suo padre Frank ha giocato a basket al college dal '73 al '76, così come suo fratello Ross, a Syracuse dal 2003 al 2007. Carattere da combattente e spirito che ben si coniuga alle esigenze di uno spogliatoio unito come quello Dinamo. Grande intensità in allenamento, perfetto interprete del pick and roll, sa essere prezioso in fase difensiva ed a rimbalzo. Un elemento che, se e quando chiamato in causa, sa portare il suo mattone alla causa risultando spesso determinante nell'economia stagionale della squadra di appartenenza.
Ha fondato un prestigioso blog di cucina notturna (vero).

Miglior difensore dell'All Summit League, miglior giocatore della lega, menzionato addirittura negli “All America”, già giocatore dell'anno e considerato uno dei migliori cinque centri universitari del paese, insomma un talento di grande prospettiva in chiave Nba che ha saputo calamitare l’attenzione di molte franchigie a stelle e strisce che lo hanno lasciato partire ma lo tengono sotto stretta sorveglianza. Il lock out della più importante lega professionistica americana ha permesso alla Dinamo Banco di Sardegna di raggiungere la firma con il gigante di Farmington Hill che ha già manifestato una grande voglia di confrontarsi con il basket italiano e con l’Europa. In maniera discreta e silenziosa, onde evitare intromissioni in una trattativa difficile per l’elevata posta in palio (la firma di un top player per il vecchio continente) il direttore sportivo Federico Pasquini, con l'’apporto e il consenso all’unanimità dell’intero staff tecnico, ha aspettato il momento giusto per piazzare il colpo, senza fretta e con grande professionalità: e così è stato. Obiettivo di altissimo livello e centrato in pieno, anche e soprattutto dal punto di vista tecnico, dato che Keith Benson è un giocatore che si addice perfettamente al quintetto ed alle caratteristiche di gioco di coach Meo Sacchetti. Paragonato dagli scout Nba a Steve Hunter, “Kito” Benson ha un palmares personale carico di record e di tutto rispetto, fa dell'atletismo, della corsa e di mani dolci ed educate la sua forza sul parquet, una gazzella di grande rapidità per la sua altezza, capace di essere d’impatto anche in post basso con il suo letale gancio destro. Il suo procuratore Andy Miller d’accordo con gli Atlanta Hawks e la stessa Dinamo ha inserito l’”Nba escape” in caso di fine lockout ma con una precisazione importante: Benson potrà andare via solo in caso di CONTRATTO GARANTITO non per giocare in D-League o per firmare un “decadale” ovvero un contratto a tempo, ma solo per tutta la stagione.
Si è trasferito in est europa come "ragazzo alla pari", ma non ha mai rinunciato al suo sogno di giocare a basket.

Un vecchio pallino della Dinamo, un  giocatore inarrivabile fino a qualche anno fa per una società come la nostra. Questa era l’occasione giusta per averlo e, per  tipo di gioco, capacità tecniche e umane è l’uomo perfetto per la nostra Dinamo.
Un mese dopo:
La Dinamo Banco di Sardegna comunica che in data odierna la società ha risolto consensualmente il rapporto con il centro biancoblu Marco Cusin.
Ancora oggi continua ad esaltare inspiegabilmente telecronisti e tifosi (questa è vera).


Amedeo Tessitori
Ottimamente consigliato dal suo staff ha trovato lavoro come testimonial per una clinica specializzata in omeopatia, cristalloterapia e urinoterapia. Nel tempo libero continua a giocare a basket.

Yuki Togashi
Ha aperto un all-you-can-eat a Predda Niedda.

Esben Reinholt
La sua foto è sui cartoni del latte in tutta la east coast.

Qiu Biao
Finge di essere giapponese e lavora nell'all-you-can-eat di Togashi.

Steven Hunter
Lavora come manichino nella facoltà di ortopedia della sua università.

Marco Calvani
Noto come miglior teorico della pallacanestro italiana è stato esonerato a Recanati (anche questa è vera).

3 commenti:

  1. hey...guarda che tutte le squadre italiane bene o male sgarrano una certa aliquota di acquisti. Quelle che li sgarrano al 50% di solito finiscono in legadue tra aspre polemiche. Può capitare di toppare i giocatori...comunque complimenti per l'ironia un po' acidella :) si può migliorare nella vita e nei blog ahahahah

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    1. Ma non è un elenco di acquisti sbagliati eh, anzi quasi tutti questi mi stanno simpatici e non li ho trovati dannosi, poi per parabole prese e certe loro abitudini si prestano all'ironia ;)

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  2. l'ironia è sempre l'ottimo sale della vita, mai prendersi eccessivamente sul serio. Benson era peggio di un acquisto sbagliato, egli praticamente dormiva in campo. Il punto è che i dirigenti non hanno la palla di cristallo e non sono frate indovino, perciò posso arrivare a capirli quando sbagliano giocatori come Di Liegro oppure errano nel mandare via Cusin (che comunque era malvisto per il suo carattere in ambiente Dinamo, tanto che durò ben poco a Sassari).

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